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Serramonacesca e dintorni
Ho indicato Serramonacesca come riferimento ma si tratta solo di un’indicazione in quanto i posti da visitare sono diversi. Iniziamo da San Liberatore alla Majella, una frazione di pochissime case, che ospita una stupenda abbazia, una delle più antiche d’Abruzzo, il cui interno va senza dubbio visitato. Dall’abbazia stessa, da un sentiero laterale a sinistra, si scopre un ruscello, magnifico, ricco di lussureggiante muschio e verde di felci; oltre agli innumerevoli salti di acqua limpida, troviamo anche delle tombe rupestri piuttosto datate, sicuramente un’ottima oasi al sicuro riparo dal sole. Volendo ci si può spingere fino al rudere della Torre di Polegro dove si può godere di una spettacolare vista della Valle dell’Alento. La zona soprastante Serramonacesca, invece, ospita un eremo molto singolare: si tratta del famoso Eremo di Sant’ Onofrio, incastonato nella pietra come un gioiello, costruito all’interno di una fenditura in una parete rocciosa l’ideale per un eremo, accompagnato da panche in ombra e una fonte d’acqua. I ruderi di Castel Menardo invece sono raggiungibili attraverso un sentiero un pò impervio ma molto divertente che conduce ad un’ altura dove sono i ruderi di un vecchio castello semidistrutto da cui  si gode una vista impagabile, specie all’alba. Lungo il sentiero è possibile sostare presso alcune panche immerse nel bosco. Alle spalle di Serramonacesca, negli altopiani, sono visibili le numerose capanne in pietra, alcune molto grandi (alte fino a 8m!) e molto ben conservate; in alcune parti sono conservate addirittura dei complessi.
Difficoltà: E Distanza/ dislivello complessivo:  / Tempo percorrenza A/R: / Periodo consigliato: Tutto l’anno Giudizio: