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Consigli per escursioni invernali
Dentro la natura
Procedere su neve o ghiaccio nel periodo invernale è molto piacevole offre una visione totalmente diversa dei percorsi praticati in altri periodi  dell’anno ma questo richiede tecniche di progressione differenti e accorgimenti aggiuntivi che bisogna tenere sempre presente. Il pericolo maggiore di  un percorso invernale è dovuto alle valanghe; l’accumulo di neve unito ad altri fattori (esposizione al sole, pendenza, tipo di superficie..) può dare  luogo ad una valanga. E’ bene tenere presente alcune di queste semplici regole per ridurre il pericolo:  Non effettuate escursioni su neve o ghiaccio sprovvisti dell’attrezzatura invernale (racchette da neve, ramponi, bastoncini...): metterete a  rischio voi stessi e chi vi accompagna.  Prestate la massima attenzione ai cambiamenti meteorologici, nel periodo invernale a causa dell’innevamento si riducono i punti di riferimento  e l’arrivo imprevisto di nebbia o nuvole basse (se ci si trova in quota) può ingannare facilmente il vostro senso dell’orientamento!  Solitamente (ma non sempre!) le valanghe si verificano entro le prime 24 ore dalla fine della nevicata quindi quando l’accumulo di neve è  massimo e la neve non si è ancora stabilizzata. Inoltre camminare con neve freschissima è estremamente faticoso: meglio aspettare una  gelata notturna che stabilizzi e compatti il manto. I pendii più pericolosi sono quelli lisci e apparentemente senza ostacoli: un pendio pieno di alberi e/o irregolare ha molte meno probabilità di  causare valanghe.  Come regola generale le valanghe si verificano su pendii con pendenze variabili tra i 25° e i 45°; una pendenza inferiore rende difficile lo  scivolamento della neve su se stessa, una pendenza superiore ne impedisce l’accumulo eccessivo.  Pendii soleggiati prima di mezzogiorno, o di forma convessa con neve accumulata o pendii riparati dove è evidente un accumulo di neve sono  tutti da evitare: considerateli ad alto rischio!  Respirare controvento in inverno può mettere in difficoltà: l’aria che viene aspirata dai polmoni è molto fredda e può causare un raffreddamento  degli altri organi interni del nostro corpo quindi cercate di respirare attraverso delle apposite maschere che coprono bocca e naso oppure  utilizzate lo scalda-collo allo stesso modo. L’uso di maschere comporta generalmente il fastidioso problema dell’appannamento delle lenti degli  occhiali, distanziateli un pochino sul naso così da permettere all’aria di entrare ed eviterete di doverli togliere per pulirli.  Vanno sempre evitate le cornici di ghiaccio sulle vette o su speroni di roccia, le cascate di ghiaccio e fiumi gelati (salvo che non siate molto  esperti): ammirateli da una distanza di sicurezza, è più prudente e la visione sarà più suggestiva.  Usate colori accesi per abbigliamento ed attrezzatura, non rischierete di perderli appoggiandoli sulla neve e vi permetteranno di essere visti da  maggiore distanza.  Bevete spesso! Durante la marcia invernale si tende ad assumere meno acqua: errore! Cercate di tenere una piccola borraccia (oggi ne  esistono anche di flessibili con dei tubi di pescaggio) in una tasca interna della giacca o dello zaino, per evitare che diventi eccessivamente  fredda, ed inoltre rende più facile bere senza doversi togliere lo zaino; oppure usate un thermos con tè o caffè caldi.  Evitate di “mangiare” la neve, può sembrare piacevole ma un eccesso raffredda troppo lo stomaco; inoltre la neve non contiene sostanze utili  per il nostro corpo poiché priva di sali minerali fondamentali. Se non potete farne a meno (es. in una escursione di più giorni), cercate di  assumerla aggiungendo sali minerali solubili (quelli usati da sportivi vanno benissimo).  Usate i ramponi ogni volta che avvertite le ciaspole perdere  aderenza: il ghiaccio non perdona quindi fate attenzione.  Se dovete comunque risalire un pendio a rischio, non procedete in diagonale in quanto questo movimento favorirebbe un possibile distacco di  neve: mirate alla cima e raggiungetela avanzando diretti.  Si potrebbero riempire pagine intere su tecniche e precauzioni ma, come spesso accade, la più importante precauzione è il  buonsenso e quindi non dimenticatelo in nessun percorso!